La Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) che si svolge per la prima volta quest’anno dal 4 all’11 febbraio 2024, offre l’occasione perfetta per riflettere sui progressi e sulle sfide rimaste nell’uguaglianza di genere in queste discipline. Sebbene negli ultimi anni si siano visti importanti passi avanti, le donne restano notevolmente sotto rappresentate in questi campi cruciali per il progresso e l’innovazione.
La Situazione in Europa e in Italia
Le ragazze che frequentano un corso di laurea nelle cosiddette materie Stem sono solo il 14,5% di quelle che frequentano un corso di studi universitario (la percentuale sale al 24,5% se nel conteggio si includono anche gli uomini). Il nostro Paese si colloca al di sotto della media europea, che a sua volta arriva a malapena al 26% (fonte: La Repubblica).
Sebbene le donne rappresentino quasi metà (49,3%) dell’occupazione totale nei settori non STEM, la loro presenza nel mondo STEM si attesta solamente al 29,2%. Questa percentuale, seppur cresciuta di 1,58 punti percentuali dal 2015, rimane significativamente bassa, riflettendo la persistente sottorappresentazione femminile in questi campi cruciali per il futuro.
Il Global Gender Gap Report del 2023 del World Economic Forum (qui per scaricarlo) evidenza un punto cruciale: facilitare il passaggio delle laureate STEM dall’università al mondo del lavoro. La percentuale di donne che, dopo un anno dalla laurea, rimangono in occupazioni STEM vede una diminuzione notevole, passando dal 35,5% nel 2017 al 29,6% e dal 38,5% al 31,6% nel 2021, sottolineando la difficoltà di ritenzione nel settore.
Nelle occupazioni STEM, le donne sono meno rappresentate in tutti i settori, ad eccezione dell’assistenza sanitaria e dei servizi alla persona, dove costituiscono il 51,5% della forza lavoro. La disparità di genere varia notevolmente a seconda del settore: nella tecnologia, informazione e media, le donne occupano solo il 23,4% delle posizioni STEM.
A livello di leadership, le donne in STEM rappresentano il 29,4% ai livelli iniziali e il 29,9% ai livelli senior, ma la loro presenza diminuisce drasticamente nelle posizioni manageriali e direttive, attestandosi rispettivamente solo al 25,5% e al 26,7%, e scende ancora di più nelle posizioni di vertice, al 17,8% per i VP e al 12,4% per il C-suite.
Le Iniziative dell’Unione Europea
L’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza di affrontare queste disparità e ha lanciato diverse iniziative per promuovere una maggiore partecipazione femminile nel settore STEM. Programmi come Horizon Europe pongono l’uguaglianza di genere al centro delle loro politiche, richiedendo ai progetti di incorporare piani di uguaglianza di genere per essere ammissibili al finanziamento. Questo approccio non solo mira a incrementare la partecipazione femminile ma anche a garantire che le ricerche condotte siano più inclusive e rappresentative della società nel suo complesso.
Il Ruolo dell’Educazione e dell’Innovazione
Un aspetto fondamentale per colmare il divario di genere nelle STEM è l’educazione. Un esempio di educazione in questo ambito è il progetto NERD Non È Roba Per Donne? nato da una collaborazione fra IBM Italia e il Dipartimento di Informatica dell’Università la Sapienza di Roma, che si propone di diffondere la passione per l’informatica tra le giovani studentesse al fine di orientare le loro scelte universitarie. Il progetto animato dalle volontarie IBM molte delle quali WIT (Women in Technology) si prefigge di mostrare come l’informatica sia una disciplina creativa, interdisciplinare, sociale, e basata sul problem solving, attività nella quale le donne eccellono.
Ne parleremo in una diretta LinkedIn domenica 11 febbraio alle ore 11 insieme alla leader di questo progetto, Floriana Ferrara, Direttrice della CSR per IBM Italia e IBM Master Inventor, nominata dall’ENWE – European Network for Women Excellence tra le donne più influenti in Europa che mettono la loro esperienza, competenza e il loro entusiasmo a servizio dello sviluppo e realizzazione di progetti che hanno l’obiettivo di superare il gender gap.
Questa diretta LinkedIn dell’11 febbraio dal titolo “Donne STEM: Rompere le Barriere e Innovare per il Futuro – Dialogo Esclusivo con Floriana Ferrara” rappresenta un’occasione per discutere di questi temi e condividere strategie per promuovere l’uguaglianza di genere nelle STEM. Iniziative come queste sono cruciali per costruire una comunità più consapevole e impegnata verso un futuro equo e inclusivo.
Conclusioni
L’impegno di Huky srl Società Benefit nel promuovere l’uguaglianza di genere nelle STEM e nel mondo imprenditoriale è un esempio del lavoro che aziende, istituzioni e singoli individui possono svolgere per contribuire a questo cambiamento necessario.
Unitevi a noi per allargare l’eco di questa giornata ed entrare a far parte di questo movimento di sensibilizzazione ed educazione per una maggiore uguaglianza di genere ambito STEM e, più in generale, sociale.
Sul nostro gruppo Telegram ci confrontiamo giornalmente su questi temi. Ci trovate qui: t.me/RestartHerAcademia .
0 commenti