Il Global Gender Gap Report 2022 mostra una tendenza nuova e incoraggiante per quanto riguarda l’imprenditoria femminile. Per la prima volta, infatti, viene analizzato il gender gap nell’imprenditoria. Ciò che emerge, prendendo i job title (founder e co-founder) dei profili LinkedIn di 22 paesi, è che le imprenditrici sono aumentate ad un tasso maggiore rispetto agli uomini.
In particolare, la quota di donne founder è raddoppiata negli ultimi cinque anni. Come illustrato dalla figura allegata, questa tendenza è proseguita durante e dopo la pandemia, registrando un aumento del 43% tra il 2019 e il 2020.
Senza dubbio una parte di questo incremento è rappresentato da chi ha fondato la sua azienda per necessità, avendo perso il lavoro durante la pandemia.
È noto, infatti, che la percentuale di donne che ha perso il lavoro nel 2020 è stata doppia rispetto a quella dei maschi. Nel 2019, il 17% delle donne lavorava a tempo determinato, mentre quelle in part time erano un terzo del totale delle occupate, contro l’8,7% fra gli uomini, percentuale che sale al 42% fra le donne senza un diploma. I comparti in cui il part time è più diffuso sono gli alberghi e ristoranti (47,3%) e i servizi alle famiglie (58,4%): settori che maggiormente hanno sofferto durante i lockdown del 2020 e 2021. (dati Il Sole 24 Ore).
Possiamo dire, dunque, che molte donne non si sono lasciate scoraggiare, ma al contrario, hanno saputo cogliere dalle sfide di questo tempo delle opportunità di cambiamento.
Se andiamo a guarda i settori che hanno registrato la maggiore crescita di donne founders troviamo la finanza, il commercio al dettaglio e l’istruzione, con un incremento delle percentuali di imprese femminili del 2,3-2,5%.
Formazione e percezione di auto-efficacia
Secondo MDPI – Multidisciplinary Digital Publishing Institute – la formazione ha un ruolo fondamentale per il superamento delle barriere per le donne che vogliono mettersi in proprio.
Da uno studio della situazione delle donne imprenditrici, in particolare nell’economia digitale, emerge che la formazione ha un forte impatto nella percezione di auto-efficacia, vale a dire la convinzione di possedere le competenze necessarie per avviare un’impresa.
Che sia percezione o necessità o entrambe le cose, la formazione è da sempre una leva di empowerment, di cambiamento e maggior sicurezza in sé stessi.
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