Comunicare significa mettere in comune, condividere, scambiare informazioni, conoscenze, emozioni. In una parola: coinvolgere. Pensare alla comunicazione come un passaggio unidirezionale di notizie è riduttivo e fuorviante. Comunicare non è divulgare.
Per un’impresa comunicare è una delle attività più importanti e delicate. Tuttavia spesso assistiamo ad aziende che comunicano in modo sterile, mono direzionale, senza cercare il coinvolgimento delle persone. La sensazione, a volte, è che queste aziende temano un confronto aperto con il pubblico. La strada più semplice e meno rischiosa, in questi casi, è quella di divulgare. Si diventa così autoreferenziali e inefficaci.
Invece un’azienda, da quando nasce, deve sviluppare modalità comunicative proprie in grado di veicolare la propria identità unica e distintiva verso i potenziali clienti e partner. A tal fine si utilizzano strategie e strumenti che devono tener conto del contesto di mercato, dei trend e delle tecnologie.
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Progettare il viaggio del messaggio
- Tutto parte dalla definizione dell’identità di marca o brand identity. Dall’analisi del “chi siamo”, vale a dire dei valori aziendali, tenuto conto del mercato di riferimento, emergono informazioni molto importanti relativamente al linguaggio da utilizzare, ai contenuti, ai canali di distribuzione. La stella polare da non perdere mai è il significato autentico di “comunicare”, cioè mettere in comune, condividere e coinvolgere.
- Definita la brand identity inizia l’attività di comunicazione vera e propria: fondamentale è comunicare cosa si fa e il perché lo si fa. Dopodiché si individuano i canali in cui veicolare il messaggio, che possono essere si analogici che digitali. Vanno studiati in modo integrato, coerente e fluido in un’ottica di comunicazione omnicanale (carta stampata, tv, radio, digital advertising, email marketing, social media…).
- L’organizzazione del team di comunicazione è cruciale. Le competenze in gioco sono varie e il loro coordinamento è un fattore critico di successo. Ogni piattaforma e canale in cui passa il contenuto ha un suo linguaggio e delle sue regole. Alcune figure chiave di un team di comunicazione, oltre ad una persona responsabile della strategia e del coordinamento, sono:
- SEO specialist: è una figura tecnica che ottimizza il posizionamento dei contenuti digitali sui motori di ricerca. Sarà in grado di individuare le parole chiave da utilizzare per creare contenuti che attirino traffico sul blog o sul sito.
- copywriter: si occupa di creare un piano editoriale in linea con il lavoro del SEO specialist e scrive i contenuti del sito / blog.
- designer: predispone i contenuti visuali, le grafiche, le immagini in linea con la brand identity.
Parola d’ordine: Coinvolgere
Abbiamo definito che comunicare significa coinvolgere, mettere in comune e condividere. Nella comunicazione abbiamo bisogno di persone che amano sperimentare, mettersi in gioco per stare a servizio della comunità. Cosa significa, quindi, comunicare?
Sperimentare e osare: nessuno è maestro nell’arte del comunicare. Ogni contesto ha le sue regole, che tra l’altro mutano e si evolvono continuamente. Per questo motivo è necessario osare, prendere dei rischi per restare coerenti a sé stessi e per testare nuovi linguaggi, stili, espressioni.
Innovare: per i motivi suddetti, chi comunica è un innovatore, qualcuno che non teme il confronto, che ha il coraggio delle proprie idee, che sa cadere e rialzarsi.
Condividere: la condivisione e il mettere in comune sono qualità di chi fa comunicazione. Ama mettersi al servizio degli altri, dare valore, creare un ambiente di crescita e di sviluppo per il proprio pubblico.
Coinvolgere: è il momento in cui si attiva l’attenzione e la curiosità dei destinatari della nostra comunicazione. Non sempre si riesce a coinvolgere, perché non sempre la comunicazione è efficace. Il coinvolgimento non si misura con i like ad un post. Il coinvolgimento si ha quando si ricevono feedback, anche privatamente, commenti e condivisioni. Quando il pubblico si riconosce in un messaggio, lo fa proprio e ne diventa esso stesso il protagonista.
Nella comunicazione bisogna evitare il pericolo struzzo, vale a dire mettere la testa sotto la sabbia e trascurare il racconto di sé. Prima o poi qualcun altro potrebbe dire cose di noi che non vorremmo. Meglio presidiare i canali di comunicazione che lasciarli in mano agli altri.
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